Rigenerazione del Parco delle Sughere

Casa da cultura di Cantanhede

Categoria Recupero di un parco urbano
Luogo Donoratico (LI)
Cronologia Progetto 2014
Collaboratori Francesco Baraglia

Progetto finalista al concorso Next Landmark 2014 – sezione Ricerca

Sin dagli anni Quaranta il Parco delle Sughere è stato il luogo che la comunità di Castagneto Carducci, in termini simbolici e materiali, ha eletto come rappresentativo di un'identità collettiva. Mercato del bestiame prima, area di sosta roulotte negli anni Ottanta, dal 2000 acquista la dimensione di parco urbano con una gestione diretta da parte di associazioni di promozione sociale. In questa veste il parco ha funzionato come condensatore di socialità e spazio per la custodia dell'identità. Oggi ospita gli eventi più significativi di partecipazione collettiva. Tuttavia negli anni le attrezzature e le sistemazioni del parco sono diventate inadeguate, sia dimensionalmente che funzionalmente, rispetto alle esigenze attuali.

Territorio
Il progetto nasce dall'interpretazione della natura del territorio come costituito da elementi formali prevalentemente lineari: la linea continua della costa Tirrenica, la pineta costiera che procede idealmente senza interruzioni dalla Versilia all'Argentario, l'antica via Aurelia affiancata dalle infrastrutture viarie contemporanee. Il paesaggio della Bassa Val di Cecina, osservato viaggiando in treno o in automobile, può essere letto come paesaggio orizzontale. Le infrastrutture viarie costituiscono la principale risorsa strategica, ma anche la maggiore causa di criticità, in termini di separazione fisica e impatto ambientale. Il sito di intervento si trova al principio di una lunga fascia che corre in direzione Nord–Sud ed è collocata tra le infrastrutture viarie e il centro urbano di Donoratico, generato a sua volta dalla direttrice lineare della vecchia via Aurelia. Questa porzione lineare di tessuto urbano, ricca di potenzialità inespresse, è il luogo in cui si può incidere maggiormente per un processo di riqualificazione dell'intero ambito urbano.

L’antica casa do Capitão-Mor, che attualmente ospita la Casa da cultura e il Museu da Pedra, i volumi contigui e gli spazi esterni di pertinenza sono considerati come una parte di città che contiene un potenziale di trasformazione urbana che il progetto di riqualificazione deve necessariamente attivare.

2014_Parco-Sughere-Territory_1280

 

Progetto
Analisi dei flussi di percorrenza, di usi delle aree e delle densità di attività, rivelano come attualmente sia utilizzata soltanto una parte del parco. Gli elementi toponimici e centrali del luogo, gli alberi di sughero, sono fenomeni incidentali nella fruizione del parco. Per questa ragione le parti costruite si organizzano come elementi architettonici collocati lungo tre margini dell'area di progetto: da un lato separano lo spazio interno del parco rispetto alle sorgenti di inquinamento e rumore, dall'altro contribuiscono ad una ridefinizione della spazialità interna del parco e ad una restituzione di centralità alle presenze arboree di maggior valore. Il progetto si occupa inoltre dell'area di parcheggio collocata sul lato meridionale, che diventa un'ideale prosecuzione del parco. Ciò è evidente nel trattamento continuo delle superfici orizzontali e nell'eliminazione di barriere o recinzioni opache attualmente presenti, in modo da realizzare continuità visiva e fisica. In termini formali il progetto può essere letto come ricerca sulla capacità da parte di direttici lineari di generare densità e attività nello spazio bidimensionale.

2014_Parco-Sughere-Plan_500_1280

 

2014_Parco-Sughere-Plan_200_1280
2014_Parco-Sughere-Sections_1280
2014_Parco-Sughere-Axon_1280
2014_Parco-Sughere-Schemes_1_1280
2014_Parco-Sughere-Programs_1280

Costruzione
La concezione modulare dei volumi permette una costruzione per parti che si può sviluppare nel tempo, in linea con la disponibilità di risorse della comunità. Il legno come materiale d'elezione permette un contributo diretto alla costruzione da parte della comunità - imprese locali e volontari - come già avvenuto in passato. L'intervento pone molta attenzione alla compatibilità ambientale; è reversibile ma non provvisorio, utilizza i materiali stessi del parco con un preciso linguaggio formale.

Ampliamento della Casa da Cultura
L’edificio che ha ospitato l’EPTC non è adeguato alla costruzione del sistema di relazioni tra gli spazi pubblici già presenti intorno all’antica Casa do Capitão-Mor e quelli richiesti dal bando, né alla necessità di ospitare le nuove funzioni richieste. La proposta progettuale si fonda sulla sua sostituzione di questo edificio con una nuova costruzione che, mentre assolve adeguatamente ai criteri richiesti dal programma, riesce a configurarsi come ambito di mediazione tra architettura e spazio urbano. 
Il nuovo edificio contribuisce a definire con maggiore chiarezza un sistema di spazi urbani ed è organizzato su due livelli, accessibili indipendentemente dalla Casa da Cultura. Il piano terra, accessibile direttamente dalla nuova piazza ospita l’ufficio turistico, uno spazio commerciale eventualmente legato alle attività espositive, dotato della possibilità di collegamento diretto con l’ufficio turistico, aree di deposito e magazzino. Al primo piano si trovano gli spazi espositivi derivanti dall’ampliamento della Casa da Cultura e una caffetteria affacciata sulla città. La galleria espositiva può essere utilizzata autonomamente ma è tuttavia collegata agli spazi espositivi collocati al primo piano della Casa da Cultura attraverso la galleria sopraelevata.

Casa da Cultura
L’attuale ambiente di ingresso alla Casa da Cultura si può considerare come vero e proprio spazio di mediazione tra l’istituzione culturale e la cittàda utilizzare come foyer intorno al quale si organizzano gli ambienti al piano terra e ai piani superiori. Mentre il piano nobile viene riservato alle attività espositive, il piano terra ospita gli ambienti amministrativi, una sala per le esposizioni temporanee, spazi di servizio e una galleria che conduce verso il nuovo edificio di progetto. Nel piano sottotetto è collocata una sala conferenze per 110 posti, anticipata da un foyer e accessibile direttamente dal piano terra.

Ampliamento della Casa da Cultura
L’edificio che ha ospitato l’EPTC non è adeguato alla costruzione del sistema di relazioni tra gli spazi pubblici già presenti intorno all’antica Casa do Capitão-Mor e quelli richiesti dal bando, né alla necessità di ospitare le nuove funzioni richieste. La proposta progettuale si fonda sulla sua sostituzione di questo edificio con una nuova costruzione che, mentre assolve adeguatamente ai criteri richiesti dal programma, riesce a configurarsi come ambito di mediazione tra architettura e spazio urbano. 
Il nuovo edificio contribuisce a definire con maggiore chiarezza un sistema di spazi urbani ed è organizzato su due livelli, accessibili indipendentemente dalla Casa da Cultura. Il piano terra, accessibile direttamente dalla nuova piazza ospita l’ufficio turistico, uno spazio commerciale eventualmente legato alle attività espositive, dotato della possibilità di collegamento diretto con l’ufficio turistico, aree di deposito e magazzino. Al primo piano si trovano gli spazi espositivi derivanti dall’ampliamento della Casa da Cultura e una caffetteria affacciata sulla città. La galleria espositiva può essere utilizzata autonomamente ma è tuttavia collegata agli spazi espositivi collocati al primo piano della Casa da Cultura attraverso la galleria sopraelevata.

Casa da Cultura
L’attuale ambiente di ingresso alla Casa da Cultura si può considerare come vero e proprio spazio di mediazione tra l’istituzione culturale e la cittàda utilizzare come foyer intorno al quale si organizzano gli ambienti al piano terra e ai piani superiori. Mentre il piano nobile viene riservato alle attività espositive, il piano terra ospita gli ambienti amministrativi, una sala per le esposizioni temporanee, spazi di servizio e una galleria che conduce verso il nuovo edificio di progetto. Nel piano sottotetto è collocata una sala conferenze per 110 posti, anticipata da un foyer e accessibile direttamente dal piano terra.

2014_Parco-Sughere-Sustainability_1280

 

Prospettive
La rigenerazione del Parco delle Sughere si pone l'obiettivo concreto di dare nuove attrezzature e nuovo significato a un luogo simbolo della comunità per iniziare un processo virtuoso di riqualificazione di un ampio brano di territorio.

2014_Parco-Sughere-Chrono_1280
SM Logotipo 2 righe

via Aurelia 32B – 57022 Castagneto Carducci LI Piazza Ognissanti 19 – 57125 Livorno LI
T 0565 774620

via Aurelia 32B
57022 Castagneto Carducci LI
T 0565 774620

via Aurelia 32B
57022 Castagneto Carducci LI
T 0565 774620

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